castello di statto
La località di Statto, menzionata sulla Tavola Traiana come stazione di posta romana, si trova sulla strada che lungo la Val Trebbia congiungeva Piacenza a Genova. Il 1296 è la prima data certa nella storia del castello, testimoniata dall'atto di vendita col quale Casellasco dei Casellaschi lo cedette a Ottone Codognelli.
Il maniero fu costruito su un dosso sulla riva sinistra del fiume Trebbia, davanti a Rivergaro, per controllare l'accesso alla valle insieme ai castelli di Rivalta, Montechiaro e Rivergaro, collocati sulla riva opposta. Nel 1323 venne ceduto agli Anguissola. Coinvolto, con gli altri castelli del piacentino, nelle dispute tra guelfi e ghibellini e attivo centro di resistenza nella lotta per la supremazia comunale, venne occupato nel 1373 dall'esercito della Chiesa.
Nel 1516, il conte Pier Bernardino Anguissola si impadronì del castello che successivamente divenne per matrimonio dei Caracciolo, i cui rami ne mantennero il possesso, con alterne vicende, sino al 1896 Passò quindi alle suore Figlie della carità, per ritornare nel 1926 ad Orazio Anguissola Scotti che lo ristrutturò come dimora estiva.
L'aspetto attuale è da attribuire all'intervento degli Anguissola, che lo risistemarono con caratteristiche riscontrabili in altri castelli di proprietà della famiglia. Ha pianta rettangolare con cortile interno e quattro torri cilindriche angolari. Realizzato in sassi e ciottoli del Trebbia, è composto da tre corpi di fabbrica e da una sola cortina muraria, a meridione, modificata alla fine del XVII secolo con l'aggiunta di merli e finestre.
La torre angolare di sud-ovest presenta grandi aperture arcuate di tipo rinascimentale. All'interno si possono ammirare saloni affrescati con soggetti paesaggistici e soffitti a cassettoni, un imponente camino con lo stemma dei Caracciolo, la cappella collocata in una torre.
Dell'antico oratorio, che era collocato fuori dal recinto murario, rimangono solo ruderi, il crollo, relativamente recente, risale alla seconda metà del secolo scorso.
Nei pressi del castello sorge un piccolo agglomerato di costruzioni rurali, case e fienili, mentre in posizione sopraelevata sulla collina, al termine di un piacevole viale alberato, si può osservare la parrocchiale di Sant'Antonio Abate.