comune di coli
La Storia
Forse Coli fu l’antica Colianum Ambitrebio citata nella Tavola Traiana, ma la sua storia cominciò con l’arrivo di San Colombano a Bobbio. Da allora queste terre furono attraversate da una fitta rete di percorsi: sul crinale tra il Trebbia e il Nure si trasportava il sale, ma i sentieri videro anche il passaggio di pellegrini in marcia lungo la Via Romea.
La tradizione vuole che San Colombano sia morto in Val Curiasca il 23 novembre del 615, presso le Grotte di San Michele, il luogo in cui era solito recarsi a meditare.
Coli appartenne quindi ai monaci del Monastero di Bobbio, che qui fecero erigere una chiesetta.
Nel periodo feudale, e fino al 1441, i primi signori di Coli furono i Grassi, che si stabilirono nel cosiddetto “Castello dei Magrini”. Quando la nobile famiglia si ritirò nel Palazzo di Fareneto, il fortilizio Magrini passò ai ghibellini Nicelli, vassalli dei Visconti.
I Nicelli possedevano anche (fino al 1960) il castello di Erbia, raggiungibile dal Passo del Cerro, dove si trova la deviazione per l’omonima località.
La torre del castello riporta la data 1400 e fu commissionato da un Nicelli per sbarrare la strada verso la Val Nure. Nel 1539 da qui partì una scorreria nei territori di Bettola, con relativa vendetta dei Camia, signori di quelle terre.
Perino (m 208 s.l.m.) è la più grande frazione del territorio comunale, e si sviluppa lungo la strada bobbiese tra Travo e Bobbio. La sua fondazione ai piedi della Pietra Parcellara è piuttosto recente e risale ai primi del XIX secolo, quando fu costruita la rotabile della Val Trebbia: da allora ha avuto un forte incremento del turismo residenziale.
Da vedere
Nella Chiesa di Coli è conservata la Crux Michaelica, una croce in stile celtico con iscrizioni in latino, risalente al X secolo. È stata trovata tra le acque del Curiasca e fu probabilmente trasportata a valle da una frana: in origine si trovava in una cappelletta dedicata all’Arcangelo Michele, costruita in prossimità dell’omonima grotta e documentata, appunto, nel X secolo.
Dal paese, andando in direzione dell’abitato di Santa Barbara, si arriva all’Oratorio di Sant’Agostino, posto a 1.000 m s.l.m.: qui ci si trova immersi in una fresca pineta, attrezzata con panche e tavoli di legno per il pic-nic.
A sinistra della piazza di Coli parte il sentiero C.A.I. n. 141 per le Grotte di San Michele.: dal ponte sul Curiasca il sentiero in salita passa tra boschi secolari di carpini e castagni e, ogni tanto, si incontrano i ruderi di alcune case in sasso. Dopo alcuni tornanti, una stradina di sasso porta ad un corrimano di legno che aiuta a costeggiare il dirupo. Quando il sentiero si stringe, ci si trova nella grotta, dove si notano anche i resti della chiesetta di cui sopra. Qui sono stati posti una croce di ferro e uno scritto che racconta la storia del luogo. Proseguendo lungo il sentiero si incontrano i ruderi di una seconda chiesetta: la goccia d’acqua che scende qui accanto (anche in periodo di siccità), è ritenuta benedetta dai pellegrini.
Un altro bellissimo percorso ad anello parte da Coli in direzione Peveri, lasciando il Monte Sant’Agostino sulla sinistra. Dopo poco si ammira la parrocchia di Peli, arroccata su uno sperone di roccia fuori dell'abitato: è un posto molto suggestivo, dal quale si vede anche, più in basso, il castello di Faraneto. Si tiene la destra per arrivare ad Agnelli e quindi a Cornaro: a fondo valle, benché non lo si veda per la vegetazione, si sente scorrere il Curiasca. Presso Roveri si passa il ponte sul torrente per tornare verso Peveri. Il percorso continua tra boschi di castagni passando accanto alla chiesetta di Barche.
Lasciamo ora la Val Curiasca per visitare quella del torrente Perino.
Da Perino, dirigendosi verso il Passo del Cerro e tenendo la destra prima di giungervi, si segue il crinale passando per il bosco e si raggiunge il Monte Osero (m 1301), lungo la Valle del Perino. Andando a sud verso il Passo della Cappelletta, posto sul crinale tra Val Perino e Val Trebbia, si arriva a Pradovera (Comune di Farini) e, da qui, ad Aglio (Comune di Coli). Ora siamo sulla riva sinistra del Perino e ci dirigiamo a fondovalle verso Villanova, tagliando orizzontalmente il fianco del Monte Sant’Agostino a picco sul torrente. Sul percorso si ammirano i resti del castello d’Erbia.
Le cascate del Perino sono raggiungibili sia da Aglio sia da Calenzano, abitato posto di fronte ad Aglio.
È comunque doveroso ricordare che, in queste due valli, esiste una ben articolata rete sentieristica con segnavia, che porta, più a sud, anche sul monte Aserei.
Informazioni Utili
Municipio
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Tel. 0523-931117
Fax: 0523-931136
Municipio – Ufficio Distaccato Perino
Via Municipio, 1
Tel. 0523-938131
E-mail: comune.coli@sintranet.it
Carabinieri
Tel. 0523-936271 – 0523-936587
C.A.I. Piacenza
Tel. 0523-328847
Frazioni: Coli, Cornaro, Perino, Scabiazza
Distanza da Piacenza: 54 km
Superficie: 72,14 kmq
Altitudine: m 638 s.l.m.
Residenti: 1.110 circa
C.A.P.: 29020