museo illica di castell'arquato

 

Luigi lllica, celebre librettista arquatese, nato nel 1857 e morto nel 1919, lavorò, tra gli altri, con Puccini. Poeta scapigliato, dopo un'adolescenza burrascosa, si stabilì a Milano per inserirsi nel mondo letterario. Si dedicò al giornalismo e alla letteratura teatrale, cominciando come commediografo e diventando librettista. Tra le sue opere, le migliori sono giudicate "L'eredità del Felis", i "Narbonnerie", "La Tour" e "Gli ultimi templari".

Amico di Carducci, di Cavallotti e di Puccini, scrisse libretti per musicisti come Leporini, Samara, Panizza, Smareglia, Galeotti, Bongiorno, Mascheroni, Gnecchi, Erlangen, Mascagni, Franchetti, Giordano, Catalani, Montemezzi, oltre, naturalmente Puccini. Tra le sue numerose opere, le più famose sono certo la “Manon Lescaut” e, scritte in collaborazione col Giacosa, la “Bohème”, “Tosca” e “Madama Butterfly”. Dopo anni di "fiorito asil" nel suo eremo di S. Antonio, nel 1915 partì volontario per la I guerra mondiale, da cui tornò malato di cirrosi, che lo avrebbe presto condotto alla morte.

Il Museo, a lui dedicato, ha sede nei locali di Via Sforza Caolzio. Conserva i celebri libretti del Poeta, per quanto riguarda le opere del melodramma, della drammaturgia e del teatro. Numerose le foto che ritraggono lllica e i principali interpreti delle sue opere. Tra i cimeli qui custoditi, spiccano diversi costumi indossati nelle più note rappresentazioni delle opere di lllica e donati dai grandi artisti lirici che li hanno indossati. Tra questi il soprano Rosetta Pampanini e il soprano Magda Olivero. Molti dei cimeli qui esposti sono di proprietà della Biblioteca Passerini Landi di Piacenza.

Il Museo è andato arricchendosi di numerose lettere e materiale di corrispondenza con vari personaggi del tempo, di cartoline e di una “presunta poesia” del Carducci inerente la piazza di Castell’Arquato.