museum in motion di san pietro in cerro
Nato dall’affascinante integrazione tra un contesto monumentale del Medioevo, il Castello di San Pietro in Cerro, e centinaia di dipinti e sculture del Novecento, molti dei quali risalenti ad anni recentissimi, il MIM raccoglie un’esposizione permanente del panorama artistico della seconda metà del secolo.
Attualmente il museo comprende un’esposizione di 133 opere di artisti italiani, fra cui nomi illustri come Emilio Vedova e Mario Schifano, e stranieri. Una sala, la torre e il granaio del castello raccolgono creazioni di artisti italiani contemporanei; un’altra sala ospita 11 opere di artisti stranieri, una terza è dedicata al maestro milanese Gianni Brusamolino.
Alle creazioni degli artisti piacentini è dedicata un’intera sala, che comprende 37 opere dei principali autori piacentini, fra cui Cinello Losi e William Xerra.
Il museo, che conserva alcune fra le tendenze artistiche più attuali, è particolarmente interessante: come i grandi musei americani di arte contemporanea, il MIM comprende circa 300 lavori, fra dipinti, disegni sculture ed istallazioni, che vengono mostrati al pubblico a rotazione, fino a un massimo di 180 opere per volta.
Mim, infatti, è la sigla di Museum in Motion (museo in movimento o in continuo divenire), spazio destinato ad accogliere a rotazione le opere della collezione di arte contemporanea della famiglia Spaggiari.
Dello scultore Alberto Allegri, la scultura simbolo del mim, opera in ferro tagliata al laser.
Il museo dedica un'intera sezione a Gianni Brusamolino e presenta le opere che segnano i passaggi fondamentali del suo percorso artistico, che appare ricco di esperienze. Vissuto in Francia dal 1950 al 1971 ha incontrato i più grandi personaggi, da Picasso a Severini. Brusamolino approfondisce così il Novecento italiano e francese, il futurismo ed il cubismo.
Qui, oltre alla pittura storica Strati di fiume, Ossa vive del 1962 e Alberi del 1959, troviamo tra le sculture le opere raffiguranti Le quattro stagioni (sculture in bronzo) e La casa, scultura in terracotta.
Seguendo il percorso troveremo circa 70 opere, la maggior parte delle quali provenienti da rassegne a tema organizzate nell’Antico Palazzo della Pretura di Castell’Arquato, sponsorizzate dalla famiglia Spaggiari.
Molti degli artisti ospitati in quelle mostre hanno donato alla famiglia Spaggiari le loro opere affinché entrassero a far parte della collezione del mim.
Si tratta quindi di un patrimonio culturale spontaneo, arricchito poi da numerosi acquisti effettuati nel corso degli ultimi 7 anni.