torre fornello
Con un documento del 1028 Diacono Gherardo, del Clero di San Martino, proprietario dei terreni della zona di Fornello ancora priva di insediamenti rurali, cedette in eredità gli stessi ad una nobile famiglia piacentina.
Soltanto dopo questo passaggio iniziarono a comparire i primi insediamenti rurali. La comunità di Fornello inizialmente nacque esclusivamente a scopo agricolo. Agli inizi del 1200 venne costruito il forno in cui venivano cotti i sassi di calce ed i mattoni provenienti dalle località vicine, Calcinara e Creta. Ciò denota una spiccata attività edilizia in questa zona collinare, di cui Fornello divenne il fulcro.
In questo periodo la proprietà passò in mano ai conti Sanseverino, Principi di Napoli, i quali eressero la torre di Fornello, principale difesa del feudo. Un paio di secoli dopo la borgata entrò a far parte dei possedimenti dei conti Zanardi Landi, i quali fecero costruitre due ali laterali alla torre ed un orto botanico, piuttosto insolito per quelle zone.
Grazie a queste nuove modifiche, la tenuta divenne un'importante residenza padronale, specialmente durante i mesi della vendemmia. Nel 1682 Donna Luigia Scotti Douglas, discendente della nobile famiglia scozzese e vedova del conte Zanardi Landi Granduca di Toscana, lascia la proprietà alla figlia.
Negli anni '70 la proprietà della tenuta, compresi i terreni circostanti, passa alla famiglia Sgorbati viticoltori della zona da secoli. Nel 1998 Enrico Primo Sgorbati dà vita al progetto di ristrutturazione dell'antica tenuta di famiglia e crea l'azienda vitivinicola Torre Fornello, la più grande azienda vitivinicola del piacentino per estensione (c.ca 60 ettari).
Da visitare: la torre, fa parte anch'essa del patrimonio turistico della borgata sotto l'egida dell'importante azienda Torre Fornello, conservata in modo esemplare dalla famiglia Sgorbati in particolari occasioni è aperta al pubblico.